Chardonnay, il vitigno eclettico che sorprende sempre

In questo articolo vi parliamo dello Chardonnay, uno dei vitigni a bacca bianca più diffusi al mondo. Scopriamo la sua provenienza, la sua espansione e le sue caratteristiche organolettiche.

Si tratta di uno dei vitigni a bacca bianca più diffusi al mondo: l’illustre chardonnay. Merito della sua ampia adattabilità, come dimostra il fatto che viene coltivato in tutti i principali paesi produttori, ma anche della sua grande versatilità, che lo rende protagonista, in purezza o come parte di blend, di varie tipologie di vino tra le più ricercate.

Andiamo dal vino Chardonnay Metodo Classico, dotato di un perlage finissimo ed eccellente esemplare di bollicine italiane, ad un vino secco come lo Chablis, noto per la sua freschezza ed eleganza, fino agli chardonnay della Côte-d’Or, presi a modello a livello mondiale per quanto riguarda i bianchi ben strutturati.

Lo chardonnay è anche uno dei tre principali vitigni, insieme a pinot nero e pinot meunier, autorizzati per la produzione di Champagne, nonché spesso una delle uve principali alla base dei nostri Trentodoc e Franciacorta

Facciamo adesso un quadro generale su questa qualità di uva così apprezzata.


Provenienza ed espansione

La sua diffusione trae origine da una delle regioni vinicole più importanti di Francia e del mondo: la Borgogna, terra dove eccelle anche un altro vitigno, in questo caso a bacca nera: il pinot nero, considerato tra i più nobili ed eleganti in assoluto.

Ed è proprio dal pinot nero che discende lo chardonnay, come delle ricerche molecolari hanno dimostrato, essendo quest’ultimo il risultato dell’incrocio, avvenuto in modo spontaneo in epoca carolingia, tra pinot nero e gouais bianco, vitigno umile e vigoroso, molto diffuso all’epoca, e antenato di molte delle varietà classiche di uva europea. 

In questo senso potremmo dire che lo chardonnay abbia preso dal “genitore nobile” l’eleganza e la finezza, mentre dalla sua ascendenza “umile” ha guadagnato doti di adattabilità e di forza, oltre che il colore.

Al giorno d’oggi è un vigneto che trova ampia diffusione in tutto il mondo: dalla California all’Australia, dal Sud Africa fino al Cile e l’Argentina, oltre naturalmente che in Europa.  

In Italia le sue principali zone di produzione si trovano in Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli- Venezia Giulia, Lombardia, nelle Langhe e in Sicilia, ma viene coltivato con ottimi risultati anche in Toscana, Abruzzo e Valle d’Aosta.

Vediamone ora le particolarità visive, olfattive e gustative.

Caratteristiche organolettiche

All’esame visivo i vini prodotti con uve chardonnay si presentano con sfumature diverse, sempre più intense in base al grado di maturazione, passando dal giallo paglierino al giallo dorato, mentre per i vini affinati in contenitori di materiale inerte il colore sarà più chiaro.

In base a variabili come la composizione del terreno su cui viene coltivato, il clima e il periodo della vendemmia, le uve chardonnay possono dar vita ad un’incredibile varietà di componenti aromatiche.

Nei vini giovani avvertiremo sentori di pera, mela o pesca, mentre uve più mature riveleranno note di ananas o mela matura, l’affinamento in legno farà poi emergere aromi più rotondi di burro, nocciole, miele o mandorle.

Al palato i vini più giovani e maturati in acciaio sono caratterizzati da una buona acidità e freschezza, laddove i vini con una maturazione più lunga ed affinati in legno vanno a perdere queste caratteristiche, acquistando maggiore struttura e morbidezza.