TENDENZE SUI LOCALI | A TAVOLA NUDI. A LONDRA SI PUO’. E IN ITALIA?

Ritorno alle origini

Da molti riduttivamente definito come il primo ristorante per nudisti di Londra, il Bunyadi è in realtà qualcosa di più. In questo locale di prossima apertura, che può già vantare una lista d’attesa di oltre 33 mila persone, tutto, dai metodi di illuminazione (con le candele che sostituiscono le luci elettriche) all’arredamento (rigorosamente in legno) alla scelta dei colori, è stato pensato in modo da venire incontro alle esigenze di chi desideri immergersi in qualcosa il più lontano possibile dalla modernità e dall’artificialità del mondo industrializzato.

bunyadi

Il pallino della sperimentazione

Purezza, nudità, naturalità: questi gli ideali ispiratori dell’ultimo esperimento di Lollipop, nome in codice Bunyadi (una parola hindi che significa “fondamentale”). Fondato da Sebastian Lyall, Lollipop è un collettivo londinese focalizzato sulla creazione di esperienze uniche in cui nulla è lasciato al caso.

Il 2015 vide l’incredibile successo del progetto “ABQ“, un bar cocktail mobile ispirato alla pluripremiata serie televisiva “Breaking Bad“, che facendo leva sulla curiosità dei fans riuscì a suscitare l’interesse di ben 65 mila persone. ABQ permetteva ai visitatori di calarsi nell’atmosfera della serie e prepararsi da soli i propri cocktail, usando alambicchi e strumenti tipici di un vero laboratorio clandestino come quello del protagonista Walter White. Quest’anno Lollipop ci riprova con un progetto destinato a fare storia, e forse chissà, anche tendenza.

Certamente sta generando moltissima attenzione a livello internazionale la decisione da parte di Lollipop di lasciare agli avventori anche la scelta di quanta pelle scoprire mentre si è a tavola. Saranno presenti infatti all’interno del ristorante due sale separate da un corridoio, per un totale di 42 posti da spartirsi tra i più pudici e chi ha scelto di percorrere il “sentiero verso la purezza”. A chi vorrà fare l’esperienza del pasto nudo verranno messi a disposizione degli spogliatoi. Il Bunyadi aprirà le sue porte a partire dal mese di giugno e resterà aperto per tre mesi. E’ possibile mettersi in lista d’attesa tramite il sito.

La natura come maestra

bakeysIn linea con lo spirito del progetto e la cura per i dettagli tanto cara a quelli di Lollipop, i piatti saranno cucinati senza l’uso di gas per essere serviti su piatti di argilla fatti a mano, e saranno consumati con posate commestibili. Per chi non lo sapesse, il 2016 è stato anche l’anno in cui una compagnia indiana, Bakeys, ha fatto parlare di sé con la sua idea di rivoluzionare il mercato delle posate biodegradabili. I loro cucchiai organici al 100%, vegani, privi di glutine, conservanti e organismi geneticamente modificati, hanno facilmente incontrato il favore di un pubblico che è sempre più attento al bisogno di coniugare le proprie abitudini alimentari e stile di vita con la salvaguardia dell’ambiente.

Un’importazione possibile?

Nel nostro paese qualcosa del genere non è ancora stato tentato ed è lecito dubitare che l’esito sarebbe lo stesso; ma c’è da dire che se da una parte qui domina ancora una cultura relativamente conservatrice in fatto di corpi nudi, dall’altra una crescente fetta di popolazione vi si mostra insofferente e gli italiani sono notoriamente aperti alle nuove mode provenienti dall’estero. Un ipotetico Bunyadi romano o milanese potrebbe quindi contare su una sicura reazione da parte del pubblico e avrebbe anche un discreto bacino di utenti da cui pescare.