TENDENZE CIBO 2015: SARA’ L’ANNO DELLA SVOLTA SALUTISTA?

Margaux Drake, esperta del settore alimentare, blogger e consulente storica di numerose realtà della grande distribuzione statunitense ne è fermamente convinta: nel corso del 2015 il cibo salutare diventerà protagonista indiscusso.
Scoperto da chi ancora non ne aveva fatto uso, adottato da chi già mette nella propria tavola cibi a km 0 e tofu, rivalutato da chi ne aveva già fatto esperienza, secondo la Drake il cibo salutare diventerà protagonista assoluto.

kefir (1)Ma quali sono le ragioni di questa posizione?
Secondo Margaux Drake i problemi legati all’alimentazione, come l’obesità e il diabete, hanno ormai conquistato la sensibilità pubblica, favorendo una maggiore consapevolezza dell’importanza di una dieta sana che andrà, inevitabilmente, ad orientare gli acquisti al supermercato e le scelte al ristorante. Per questo i supermercati e i locali dovranno attrezzarsi per rispondere adeguatamente alle nuove richieste della propria clientela,

latte-cocco

Ma sarà così anche nel Bel Paese?
Siamo pronti, noi Italiani, abituati alla buona cucina, al ragù, alla pizza, alla bistecca alla fiorentina e ad un buon piatto di pesce appena pescato, ad abbandonare le nostre abitudini?
Noi, abituati da sempre, ad una tradizione culinaria genuina…siamo pronti alla svolta salutista suggerita dalla Drake? Una svolta che prospetterebbe un vero e proprio boom delle bevande esclusivamente a base di frutta, verdura ed elementi naturali, come l’acqua di cocco, il kombucha (un tè antichissimo preparato con la coltura di kombucha, a base di lievito e speciale batteri che producono acido acetico) e il kefir (ottenuto dalla fermentazione del latte)?
Saremo disposti ad abbandonare un buon bicchiere di vino rosso per un bicchiere di latte di cocco?
Da una ricerca condotta su un campione di 5000 persone è emerso ad esempio, che noi Italiani siamo tutti potenzialmente salutisti, ma la verità è che solo il 2%, perlopiù donne, dei rispondenti alla ricerca segue le regole.

stuporeSaremo davvero pronti?
Forse, forti di una tradizione alimentare sana e radicata, non vediamo ancora necessario abbandonare i nostri piatti per favorire cibi che per quanto sanissimi, non ci regalano quell’appagamento culinario al quale siamo abituati. Parliamoci chiaro…utilizziamo olio e non margarina o maionese per condire le nostre pietanze! Chiaramente, mai perdere l’obiettivo Salute!
Siamo ciò che mangiamo!
Questo dobbiamo ricordarlo sempre!

Ciò che l’esperta statunitense ipotizza può essere riassunto in 6 punti essenziali. Vediamoli di seguito:

  • Comprendere la grande occasione. Cambiando lo stile di vita è certamente possibile incidere in maniera benefica sulla salute. Considerata l’attuale emergenza sanitaria, dall’obesità al diabete, tutti hanno un ruolo decisivo per costruire una soluzione a vantaggio dell’intera collettività.
  • Fare scorta di cibi integrali e no-ogm. Gli shopper vogliono vedere sugli scaffali le etichette: fresco, naturale, chilometri zero, genuino. Bisogna inoltre sostenere in ogni modo le aziende che investono sul mangiar sano.
  • Bibite funzionali: sarà boom. Sempre più consumatori saranno attratti da bevande naturali a base di frutta e verdura, come per esempio l’acqua di cocco pastorizzata, kombucha e kefir. Occorre quindi assicurare un’offerta vasta, posizionando inoltre le referenze nei pressi delle casse.
  • Largo alle proteine vegetali. A sostenere la domanda di prodotti con queste proprietà, oltre ovviamente a vegani e vegetariani, ci sarà un numero crescente di clienti alla ricerca di opzioni sane per costruire massa muscolare e assicurarsi maggiore resistenza negli allenamenti. Non può senz’altro mancare un assortimento adeguato.
  • Guardarsi sempre intorno. Partecipare alle fiere di settore è indispensabile per comprendere le nuove tendenze, magari facendosi accompagnare da persone che realmente consumano prodotti salutistici. Ciò permetterà di intuire le migliori risposte a esigenze complesse.
  • La formazione è un must. Fornire informazioni utili ai clienti sulle caratteristiche dei prodotti in menù, li aiuterà a scegliere con maggiore consapevolezza. E rafforzerà la fiducia nel brand.
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