Piatti da portata innovativi per aumentare l’effetto “esperienza” per il cliente

IL PIATTO DA PORTATA E LA CUSTOMERS EXPERIENCE
Quando si aspetta che ci portino quanto ordinato è normale guardarsi intorno nel locale e, anche non volendo, assorbiamo colori, sensazioni e vari elementi che alla fine del pasto saranno messi nel calcolo di “come siamo stati” in quel locale.  Questo è solo un esempio per comprendere che il mangiare non è semplicemente un mettere le cose nella bocca, ma una esperienza che, anche se fatta in fretta, è composta di vari fattori. Gli americanisti la chiamano “Customers Experience”.

Lo sanno bene i Grandi dei Fast Food esattamente come lo sa un Carlo Cracco. Se cercate dove c’è successo, c’è sempre qualcosa da scoprire e comprendere che può innalzare il livello del vostro locale.

E’ ovvio che i piatti da portata, e i loro annessi, sono una componente base di quasi tutte le attività ristorative. Ecco che dipingere un pasto attraverso forme, materiali e sensazioni a contorno della pietanza crea nel cliente un effetto di “diverso” e “ricordabile” che produce “DISTINZIONE“.

SEMPLICE MANGIARE O FARE UNA ESPERIENZA?

Come indicato dai maggiori esperti di marketing e comunicazione è FONDAMENTALE DISTINGUERSI. Se tutti i ristoranti fanno lo stesso piatto nello stesso modo è ovvio che la guerra si baserà esclusivamente sul prezzo. Questo spinge l’imprenditore, in qualsiasi campo a creare un modo per distinguersi. Nel settore della ristorazione è quindi importante comprendere anche un altro aspetto direttamente correlato al distinguersi: creare un’esperienza.
Da cosa è data un’esperienza? Si comincia dall’aspettativa creata prima ancora di entrare nel locale, e si finisce quando si esce dalla porta. Tutto quello che c’è nel mezzo andrà ad essere inserito nel quadro di valutazione generale e quindi comporrà “l’esperienza“. In altri articoli abbiamo indicato come anche una semplice posata a forma/colori di un carciofo, trasformi l’esperienza gustativa. Che l’impiattamento sia importante è una cosa fin troppo ovvia.

E allora perchè non inserire nel proprio locale dei piatti di forma, colore consistenza particolari e in perfetto abbinamento con la pietanza?

Un’insalata verde servita su un piatto bianco di porcellana ha un effetto completamente diverso se al posto del “disco classico bianco” si utilizza una ciotola di materiale lucente nero. E così vale per qualsiasi altra pietanza, panini compresi.

CHE PIATTI DEVO COMPRARE?

Ogni ristoratore dovrebbe guardare il suo menù e in base ai colori e consistenze delle portate, dovrebbe cercare i piatti ideali per creare un effetto di “differenza” che automaticamente crea un effetto di “Esperienza“. Quelli sotto riportati sono solo alcuni esempi di un materiale di porcellana giapponese. Se provate semplicemente a pensare a come ci starebbe sopra un’insalata, o un pesce o un panino, potete rendervi conto che l’effetto creato nella mente del cliente è molto particolare. Ovviamente ognuno di voi ha il suo stile, quindi non c’è il piatto da portate n°1, siete liberi di scegliere quello che secondo voi è l’abbinamento migliore.

DOVE CERCARE

Con lo sviluppo mondiale della culinaria che abbiamo avuto in questi anni non avrete alcuna difficoltà a rintracciare decine e decine di fornitori specializzati con varie tipologie di piatti, ciotole, vassoi e a costi decisamente contenuti. E’ l’effetto che conta, non il prezzo del piatto da portata. Amazon, Ebay, e i vari portali asiatici sono in grado di essere ottimi partner per la riuscita della presentazione dei vostri piatti.

CONCLUSIONI

Il MUST di questo articolo è un binomio inscindibile preso a prestito da chi ha fatto fortuna nel settore: DISTINGUERSI e CREARE ESPERIENZE. Create il vostro mix, non adagiatevi sul classico, ma cercate di spingervi a curare l’emozione del cliente e le vostre statistiche saliranno! Ricordate inoltre che se saprete distinguervi abbastanza stupendo i clienti, questi ultimi diffonderanno le foto dei vostri piatti via social.. tanta pubblicità gratuita e comincerete a emergere ed essere riconosciuti.