Il boom della consegna a domicilio, i numeri e i requisiti essenziali

I requisiti che un ristorante deve possedere per poter offrire il servizio di consegna a domicilio non sono molti e dipendono dalla tipologia di consegna.

consegna a domicilioIl mercato della consegna a domicilio nell’ultimo anno è stato protagonista di una crescita esponenziale mese dopo mese. Il lockdown ha infatti determinato una spinta sull’acceleratore sull’home delivery.  Una vera e propria opportunità per gli attori coinvolti. Per primi, i ristoratori che, proponendo e promuovendo un servizio di food delivery si sono salvati da chiusure definitive. In secondo luogo i clienti. A tale proposito, secondo l’osservatorio Just Eat il 34%, del campione intervistato non aveva mai usufruito della consegna a domicilio. Di questi oltre il 60% ha dichiarato di non averne mai sentito l’esigenza, guidata invece durante il lockdown, proprio dall’impossibilità di ritirare il cibo al ristorante (44%), ma anche dalla mancanza di voglia di cucinare (31%) e dll’idea di consumare un pranzo o una cena diversi dal solito (29%) o regalarsi una coccola (22%).

Consegna a domicilio: i requisiti necessari

La consegna a domicilio un servizio da sempre consentito agli operatori della ristorazione. Per effettuarla non è necessario provvedere a particolari adempimenti, né inoltrare la SCIA, ovvero la classica Segnalazione Certificata di Inizio Attività. Nella fattispecie del momento storico che stiamo attraversando, va sottolineato che, indipendentemente dalla forma di consegna dei pasti a domicilio (autonoma o tramite terzi, come vediamo di seguito), l’attività è consentita anche al di fuori del proprio Comune (salvo diverse specifiche disposizioni comunali).

Due tipologie di consegna a domicilio

Autonoma

In questo caso il ristoratore deve provvedere a rispettare e far rispettare le norme igienico sanitarie sia in fase di confezionamento, sia nelle fasi di trasporto e consegna del pasto a domicilio.
Nel caso in cui all’inizio dell’attività l’esercente non avesse previsto l’esercizio di food delivery, basterà aggiornare il manuale HACCP.

Mediante piattaforme specializzate

Nel caso in cui l’esercente decidesse di affidare il servizio di delivery ad una delle piattaforme esistenti, dovrà aggiornare l’elenco dei fornitori ed aggiungere alla propria documentazione quella attestante le procedure di sicurezza adottate dalla terza parte. Sarà poi quest’ultima a dover garantire al ristoratore il rispetto delle norme igienico sanitarie in fase di consegna e trasporto del pasto.