Migliori Champagne | Idee e trucchi del mestiere per un brindisi perfetto

Nello spaccio del vostro ristorante avete i migliori Chamapagne? Leggete questo articolo che vi darà dei consigli preziosi per un ottimo servizio! Gli impegni di lavoro più impegnativi – ma al tempo stesso le occasioni più remunerative – per voi ristoratori sono costituiti senza dubbio dalle cerimonie. Che si tratti di eventi privati (matrimoni, compleanni, lauree o simili) o feste comandate come Natale e Capodanno, sono questi i momenti in cui una sala di ristorante (e il relativo personale) è chiamata a gestire un afflusso di clienti alquanto cospicuo ed eterogeneo.

Per permettere ai tuoi ospiti di chiudere in bellezza i pranzi e le cene di questi giorni speciali, non c’è niente di meglio di un brindisi a base dei migliori champagne. A patto, ovviamente, di saperlo gestire correttamente! Ecco quindi alcune dritte che ti aiuteranno a valorizzare al meglio le tue bottiglie più pregiate.


La giusta temperatura

Si sa, lo champagne è il re indiscusso dei brindisi: dai matrimoni al Capodanno, ogni occasione importante viene segnata da una bottiglia di champagne. Ma attenzione! Anche i migliori Champagne richiedono delle attenzioni particolari da seguire in modo da donare un’esperienza di gusto adeguata. Ad esempio, mai servire lo champagne al di sotto di 6° C o al di sopra di 14° C poiché il perlage, cioè la tipica effervescenza, si rovinerebbe irrimediabilmente. La temperatura migliore per servire i migliori champagne è di 8°C: prima di portare lo champagne in tavola è sempre meglio controllare!
Per mantenere la temperatura costante (oltre che per dare un tocco di classe alla tavola) si può utilizzare il classico secchiello pieno di ghiaccio e acqua fredda. La miscela di acqua e ghiaccio dovrebbe arrivare a una decina di centimetri circa dal bordo.


Come servire con classe i migliori champagne

Naturalmente il momento del servizio deve essere curato con la massima attenzione. Per stappare in modo elegante e raffinato occorre impugnare con una sola mano la bottiglia dal fondo (e non dal collo, come spesso si tende a fare); mentre il tappo esce si dovrebbe udire chiaramente il sibilo del gas.

Per versare lo champagne ai clienti il cameriere deve inserire il pollice nella cavità che si trova sul fondo della bottiglia lasciando l’etichetta ben visibile, senza coprirla con la mano. Per quanto riguarda la quantità di champagne da offrire a ogni cliente, considera che una bottiglia da 75 cl dovrebbe permetterti di riempire esattamente 6 bicchieri.


Il colpo di sciabola

Se cerchi un effetto davvero scenografico, la soluzione ideale è aprire la bottiglia di champagne con il classico colpo di sciabola. Naturalmente è fondamentale usare la tecnica adatta, per evitare di rovinare la bottiglia e di fare una pessima figura davanti all’intera tavolata!

Il punto debole della bottiglia si trova tra il filo e il collo. Colpisci questa zona con il dorso della sciabola, mantenendo un’inclinazione della bottiglia di circa 45 gradi; a far saltare il tappo sarà la pressione interna dovuta al colpo, con un risultato spettacolare e privo di rischi.

Per prendere confidenza con il movimento (o se non hai la sciabola a disposizione) puoi assestare un colpo secco con la base di un calice, anche se l’effetto sarà meno d’impatto.

Con questi piccoli accorgimenti il momento del brindisi nel tuo ristorante diventerà davvero memorabile e i clienti potranno apprezzare a fondo tutte le caratteristiche del tuo migliore champagne. Non ti resta che armarti di calici e sciabola e stupire i tuoi ospiti!